Le bacche di goji sono di due specie: il Lycium barbarum L. e il Lycium chinense, entrambe della famiglia delle Solanaceae (che include tra le altre la patata, il pomodoro, la melanzana, il tabacco, il peperoncino e la Belladonna). Lycium, il nome del genere, deriva dalla Licia (Λυκία), una regione dell’Anatolia meridionale. Il frutto è conosciuto nella medicina tradizionale cinese come Frutto di Licia ovvero in latino: Fructus Lycii. La parola Goji, invece è un’approssimazione della pronuncia cinese gǒuqǐ (枸杞), nome cinese per bacca. Potrebbe derivare dalla stessa radice che ha la parola persiana gojeh (گوجه) che significa anch’essa bacca.
La medicina tradizionale cinese attribuisce alle bacche di goji, nonché alla corteccia, alle radici e alle foglie della stessa pianta, numerose proprietà curative e preventive. Il loro sapore è paragonabile a quello del mirtillo, uva passa, lampone e fragola.
Le bacche sono composte da sostanze nutritive, quali sali minerali (calcio, magnesio e fosforo), carotinoidi, polifenoli, sostanze bioattive elementi come ferro, zinco, manganese ed altri ancora. Senza dimenticare il concentrato vitaminico oltre la media delle bacche (più vitamina C delle arance, vitamine B come B1, B2, B3 e B5).
Il frutto Goji è spesso consigliato per incrementare le difese immunitarie. Oltre al grande quantitativo di vitamine e sali minerali, contiene infatti 4 polisaccaridi unici al mondo chiamati LBP (Lycium Barbarum Polysaccharides), dalle notevoli proprietà salutistiche. Gli LBP e l’alto contenuto di carotenoidi favoriscono un aumento del numero di globuli bianchi (linfociti), oltre a potenziare la capacità dei fagociti di difendere l’organismo umano da agenti patogeni. Nel Goji troviamo anche un derivato naturale della Vitamina C (AA-2BG) che, oltre ad agire come potente antiossidante, rinforza le naturali difese dell’organismo.
Per tali ragioni le bacche di Goji sono così speso consigliate a chi ha le difese immunitarie indebolite, chi prende spesso il raffreddore o si sente particolarmente stanco senza una ben precisa motivazione. Al momento sul Lycium barbarum non esiste alcuna segnalazione ufficiale di reazioni ed effetti avversi da parte degli Enti di controllo preposti né a livello Italiano (Fitovigilanza) né Comunitario (UE – EFSA). Il Ministero della Salute italiano ha incluso il frutto di Lycium barbarum fra le specie vegetali utilizzabili liberamente nella formulazione di integratori alimentari con l’indicazione funzionale di “Antiossidante”, senza alcuna limitazione d’uso, prescrizione od obbligo di avvertenze particolari in etichetta.
Non assumere mai le bacche di Goji ed i suoi preparati al fine di ottenere effetti terapeutici su patologie in corso; in caso di terapie in corso con assunzione di farmaci consultare sempre il proprio Medico curante per ottenerne il consenso al consumo.
Vi invitiamo ad utilizzare i prodotti a base di Goji nell’ambito di una dieta variata ed uno stile di vita sano, e di rispettare con attenzione i limiti di dosaggio giornaliero indicati nell’etichetta dei prodotti:
Succo Goji: 45 ml/die
Integratore estratto Goji: 2 caps./die
Bacche essiccate Goji: 15 – 20 g/die
Bibliografia
https://www.thieme-connect.de/products/ejournals/html/10.1055/s-0029-1186218
https://www.bacchedigoji.com/bacche-di-goji-controindicazioni
https://it.wikipedia.org/wiki/Goji